Autore: Luigi Gentile
I materiali a base di cellulosa stanno emergendo come soluzioni versatili e sostenibili per molte applicazioni tecnologiche. Questo studio presenta un metodo semplice per realizzare pellicole autoportanti a base di cellulosa, utilizzando una soluzione acquosa con il 12% di cellulosa microcristallina (MCC) e il 40% di idrossido di tetrabutilammonio (TBAH), un solvente innovativo in grado di sciogliere la cellulosa. Durante il processo, la cellulosa forma una pellicola solida grazie a una reazione che trasforma la sua struttura interna, senza l’uso di plastificanti o materiali aggiuntivi. Il risultato? Pellicole resistenti, leggere e biodegradabili, con una buona elasticità e robustezza. In più, l’aggiunta di sali di zinco contribuisce a mantenerle stabili nel tempo e a proteggerle dalla crescita di batteri e muffe. Queste pellicole si sono dimostrate molto efficaci nell’assorbire sostanze inquinanti solubili in acqua, come i coloranti industriali (ad esempio il blu di metilene), rendendole ideali per la depurazione delle acque. Grazie alla loro multifunzionalità, queste pellicole ecologiche trovano applicazione in numerosi settori: dagli imballaggi antimicrobici alla purificazione dell’acqua, fino a potenziali utilizzi in campo biomedico. In sintesi, si tratta di un materiale innovativo e rispettoso dell’ambiente che potrebbe offrire soluzioni concrete a problemi globali come l’inquinamento e la sostenibilità.
Riferimento progetto: Progetto finanziato FIS 2021 – OutBioPoly
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